Cos’è un contratto preliminare di vendita?
La proposta di acquisto immobiliare e il contratto preliminare di compravendita (o compromesso) sono due cose differenti.
Con il contratto preliminare di compravendita sia il venditore e sia l’acquirente si obbligano a concludere una compravendita, nella quale stabiliscono termini e modalità. Questa formula è di grande utilità quando le parti hanno bisogno di tempo per gestire delle problematiche che impediscono la vendita immediata dell’immobile, che potrebbero essere la consegna della casa nuova, per il venditore, e la ricerca del mutuo più adeguato, per il potenziale acquirente. In questo lasso di tempo entrambe le parti sono impegnate in questa compravendita proprio grazie al contratto preliminare.
Ecco cosa bisogna indicare chiaramente nel contratto preliminare di compravendita:
- il prezzo proposto per l’immobile oggetto della trattativa;
- la data massima entro cui l’offerta è ancora valida;
- la modalità e i termini di pagamento: il valore dell’assegno che viene rilasciato in deposito fiduciario al consulente immobiliare (potrà consegnarlo al proprietario solo dopo che il proponente sarà informato della sua accettazione della trattativa) si aggira, solitamente per consuetudine, intorno al 10% del valore del prezzo di compravendita.
Con la proposta di acquisto immobiliare, invece, c’è un impegno formale, che diventa un vero contratto solo nel momento in cui la proposta del potenziale acquirente viene accettata dal venditore, e il potenziale acquirente viene messo a conoscenza dell’accettazione della proposta stessa. Tieni conto che il prezzo indicato sulla proposta d’acquisto sarà l’effettivo prezzo che il proprietario vorrà in caso di accettazione.